Chi sono

"Non soltanto possiamo guarire noi stessi,
ma abbiamo il grande privilegio d'essere capaci
di aiutare gli altri a guarire se stessi,
e le uniche qualifiche necessarie
sono amore e compassione."
Edward Bach 


Sono nata a Roma nella primavera di qualche decennio fà. Sole in Toro, quindi.
Già al momento della mia nascita si è verificato un evento che mi ha portato, da adulta, a riflettere sull'eccezionalità della mia sopravvivenza.
Da lì a chiedermi "perché sono qui" il passo è stato breve.
La sensazione di avere un compito, una "missione" particolare è andata crescendo negli anni, anche se indistinta e confusa, per lo meno in apparenza.



Ho un MBA in Communication Sciences, ho fatto la manager, la consulente e la formatrice  e in parte questo è ancora il mio lavoro.
Nel tempo libero, però, da almeno vent'anni mi sono dedicata a studiare le discipline "altre", quelle che la scienza ufficiale guarda con sospetto quando non con esplicito scetticismo.

Tendenzialmente sono piuttosto razionale, fatico a credere a ciò che non posso vedere, toccare e misurare. E sono anche di quelle persone che cercano i "perché", a qualsiasi costo.
E' con questa mentalità che ho cominciato a studiare i Fiori di Bach. Quello che leggevo sui libri mi affascinava da un lato ma dall'altro sollevava dubbi su dubbi. Finché ho deciso di passare all'azione e di sperimentarli su di me. 
E i risultati li ho visti. Belli chiari, concreti, senza sbavature.

Sono andata avanti, ho continuato a studiare, ho conseguito 2 livelli di specializzazione al Bach Centre ed ho integrato lo studio della floriterapia con il percorso da counselor, lo studio dell'Alchimia, dei Tarocchi, della Cabalà e della bioenergetica, discipline apparentemente distanti ma solo per coloro che non ne colgono l'origine comune.
Ho imparato una tecnica sciamanica potentissima per ripulire i campi energetici da due splendide persone che stanno dedicando le loro vite a diffondere questa pratica. Ho lavorato sodo più di due anni su di me e ora posso lavorare anche sugli altri.  




Oggi mi sento pronta a mettermi al servizio  degli altri per aiutarli a stare meglio e a sostenerli nell'andare verso la soluzione di questioni esistenziali incancrenite e stagnanti. Vedo intorno a me un malessere dilagante a cui so che si può rimediare, e allora tanto vale provarci. Anche se sembra assurdo, i momenti di crisi sono quelli più propizi al cambiamento, tanto più che spesso si arriva ad un punto in cui è ben poco ciò che si ha da perdere cambiando se stessi. 

L'unica condizione perché tutto questo funzioni, quindi,  è la volontà di mettersi in gioco, la decisione di rinunciare alle certezze per lasciare almeno uno spiraglio al dubbio, alla possibilità di riformulare le proprie idee sul mondo e su se stessi.
Facile a dirsi, molto meno a farsi. 
I preconcetti aiutano, puntellano, orientano. Magari male, ma lo fanno. E mollarli non è semplice, anche quando si sa già che portano dove non vogliamo andare. 

Ho esperienza sufficiente ed un kit di strumenti collaudati da mettere a disposizione di chi, avendo intuito che la vita non è solo pagare le bollette, avere una bella macchina e fare le vacanze vuole provare a vedere che altro c'è. 
E di solito chi si incammina per questa strada scopre un universo intero di possibilità per le quali vale la pena di darsi da fare. Come è successo a me.

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