Pulizia dei campi energetici


La nostra aura è un corpo sottile, una memoria energetica e un campo morfogenetico: uno strumento sensoriale sincronico, un’antenna potente e sempre “in rete”. 
Negli stati di attenzione senza sforzo, quando riusciamo ad essere presenti, l’aura diventa veicolo dell’Anima e ci orienta intuitivamente. 
Purtroppo la sconnessione dal corpo fisico, il sedimento delle esperienze non risolte, personali e ereditarie, insieme con la paura dell’intensità della vita, “offuscano” il corpo energetico.

Queste, in sintesi, sono le premesse del lavoro di pulizia dei campi energetici che pratico da anni su di me e su chi me lo chiede.
Ho scelto di utilizzare le parole delle splendide persone che me lo ha insegnato e continuano ad insegnarmelo, Emanuele Mocarelli e Antonino Maiorana,  perché credo che siano le migliori a descrivere tutte le sensazioni di malessere, o che ci sia "qualcosa che non va" che attraversiamo più o meno spesso senza saper loro dare un nome preciso.

E' un lavoro sciamanico potentissimo che porta a recuperare l'intensità di vita perduta, i cui effetti sono evidenti e sinergici con qualsiasi altro lavoro si faccia su di sé.

E' un lavoro che evolve, in cui non ci si può mai sentire "arrivati" ed è più che mai utile in questo momento storico in cui l'ombra rimossa, e quindi "tossica", ci sta avvelenando la vita sia a livello individuale che collettivo.

Quella dell'integrazione dell'ombra è la strada che già Jung aveva indicato nel processo di individuazione e che oggi, specialmente nell'Occidente del mondo, è diventata necessaria ed urgente.

E' un modo semplice ma potente di procedere nel compito di recuperare le scintille di luce che sono andate disperse ma ci appartengono profondamente e costituiscono la nostra essenza più pura ed integra.





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